Bonus benzina 2024 come richiederlo: A partire dal 1° aprile, hai la possibilità di richiedere il bonus diesel. Puoi presentare la tua richiesta per il rimborso delle accise sul carburante diesel e HVO acquistato per il trasporto merci su strada durante il primo trimestre del 2024 fino al 30 aprile. L’importo del rimborso può essere ricevuto sia in contanti che come compensazione, e ammonta a 214,18 euro per ogni mille litri di diesel consumati nei primi tre mesi dell’anno.
Se sei sposato allora dovresti richiedere anche il bonus fecondazione assistita 2023 e hai già figli allora dovresti richiedere il bonus asilo nido 2024. Puoi richiedere anche il bonus fotovoltaico 2024.
Qual è il bonus benzina da 200 euro del 2024?
Il buono carburante, noto anche come bonus benzina, è un voucher che i datori di lavoro privati danno ai loro dipendenti per dedurre dal loro reddito d’impresa quando acquistano carburante, con un limite massimo di 200 euro per lavoratore. Questo voucher è accettato da tutte le aziende private, come studi professionali e organizzazioni del terzo settore. Scopriamo chi lo riceverà!
Chi ha diritto al bonus benzina da 200 euro?
L’obiettivo principale di questa misura è alleviare il peso finanziario delle spese di trasporto sui lavoratori che guadagnano meno di 35.000 euro all’anno. Questo particolare gruppo di individui è particolarmente suscettibile all’impatto dell’aumento dei prezzi dei carburanti. Ricerche recenti, come lo studio condotto da Assutenti a febbraio, rivelano che in alcune regioni italiane il prezzo self-service al litro ha superato i 2,5 euro.
Il programma bonus carburante comprende un’ampia gamma di lavoratori del settore privato. Questo include individui impiegati in studi professionali, organizzazioni del Terzo Settore, lavoratori remoti, apprendisti e membri di cooperative di produzione e lavoro.
Tuttavia, è importante notare che i dipendenti della pubblica amministrazione sono espressamente esclusi dall’accesso a questo incentivo, come previsto dal Decreto Legislativo n. 165/2001.
Come richiedere il bonus benzina?
Il bonus carburante è considerato un vantaggio marginale prezioso grazie al suo favorevole trattamento fiscale, che comporta una tassazione minima o nulla. Tuttavia, è importante notare che questo beneficio fiscale non copre i contributi previdenziali, che restano responsabilità del beneficiario.
La recente Legge di Bilancio ha aggiornato i limiti massimi per i vantaggi marginali, fissandoli a 2.000 euro all’anno per i dipendenti con figli a carico e a 1.000 euro per gli altri.
Una caratteristica notevole del bonus carburante è la sua compatibilità con altri contributi esenti da tassazione previsti dalla legislazione. Questa opzione rimarrà valida fino al 31 dicembre 2024. I datori di lavoro hanno l’autorità di decidere se fornire il bonus, seguendo le linee guida stabilite dalla legge. Tuttavia, non sono legalmente obbligati a farlo.
Una volta che il bonus è concesso, viene tipicamente incluso nella busta paga del lavoratore per il mese successivo, rendendolo conveniente per il beneficiario utilizzarlo.
Come viene pagato il bonus benzina?
Come già accennato, i dipendenti del settore privato hanno la possibilità di richiedere un bonus benzina di 200 euro al loro datore di lavoro o alla loro azienda. Se approvato, questo bonus viene tipicamente concesso come benefit accessorio, rendendolo esente da tasse purché rientri nel limite legale di 258,23 euro.
In alternativa, il datore di lavoro può scegliere di fornire all’impiegato buoni carburante da una specifica compagnia di rifornimento, attraverso un accordo privato. Anche questa opzione consente all’impiegato di godere di un beneficio esente da tasse senza alcun onere aggiuntivo o tasse.
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